Differenze tra “he has gone” e “he is gone”

Riccardo Cava (traduzione), Jakub Marian (originale)

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Lo abbiamo visto mille volte nei film: il protagonista sta morendo tra le braccia del suo amico, sta dicendo le sue ultime parole. Poi i suoi occhi si chiudono, e l’amico dice, con le lacrime agli occhi, “He is gone” (letteralmente “se ne è andato”, in senso figurato “è morto”). In un romanzo inoltre, quando un uomo lascia la sua amante, egli può dire “she is gone, and she is not coming back” (se ne è andata e non tornerà più).

Tale utilizzo è puramente idiomatico e non è definito da una vera e propria regola grammaticale. A una persona non madrelingua basti ricordare che:

to be gone = essere lontano, essere scomparso, essere morto (in senso figurato)

La forma “have gone”, invece, è il passato prossimo ordinario di “to go” (andare) e può essere utilizzato come qualsiasi altro verbo:

Where is Peter? He has gone to France.
Dov’è Peter? È andato in Francia.
Has he gone mad?
È impazzito? (letteralmente “È andato pazzo?”)

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